Tematica Rettili

Vipera aspis Linnaeus, 1758

Vipera aspis Linnaeus, 1758

foto 96
Foto: Eric Steinert, ripresa a Paussac, Francia.

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Squamata Oppel 1811

Famiglia: Viperidae Oppel, 1811

Genere: Vipera Laurenti, 1768


itItaliano: Vipera, Aspide

enEnglish: Asp, Asp viper, European asp, Aspic viper

frFrançais: Vipère aspic

deDeutsch: Aspisviper

spEspañol: Víbora áspid, Áspid

Specie e sottospecie

Vipera aspis ssp. aspis (Linnaeus, 1758 diffusa principalmente in Francia, Germania meridionale, Svizzera e Italia settentrionale) - Vipera aspis ssp. atra (Meisner, 1820 presente in Svizzera) - Vipera aspis ssp. francisciredi (Laurenti, 1768 presente nell'Italia centrale) - Vipera aspis ssp. hugyi (Schinz, 1833 diffusa in Italia meridionale) - Vipera aspis ssp. zinnikeri (Kramer, 1958 presente nella regione dei Pirenei, Guascogna, Andorra e Spagna).

Descrizione

Lunga al massimo 94 cm, (mediamente sui 60-65 cm.), presenta testa più o meno distinta dal collo, con l'apice del muso leggermente rivolto all'insù, ed occhi di dimensione media con la pupilla verticale ellittica. La coda è nettamente distinta dal corpo, caratteristica tipica della vipera e che la differenzia, tra le altre cose, dagli innocui colubridi. La colorazione varia a seconda dell'individuo dal grigio chiaro al marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme. L'aspetto generale è più tozzo che negli altri serpenti a causa delle piccole dimensioni e della coda molto corta. Il veleno viene prodotto da speciali ghiandole velenifere poste in fondo al palato e inoculato attraverso denti del veleno cavi al loro interno. Come le altre tre specie di viperidi presenti in Italia Vipera aspis è ovovivipara; nascono da 6 a 8 piccoli di 15-20 cm, che sono autosufficienti e possiedono già ghiandole velenifere. Possono raggiungere anche i vent'anni di vita. Si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. Si tratta di un animale territoriale. Goffa, lenta nei movimenti e di indole paciosa, reagisce fulmineamente se calpestata o molestata. Il suo veleno è molto attivo nei confronti dei piccoli animali, dal momento che contiene sia neurotossine che emotossine, tuttavia raramente si configura mortale per l'uomo, pur richiedendo soccorso immediato e provocando effetti anche seri. A rischio sono prevalentemente i soggetti esposti alle reazioni allergiche, quelli emotivi, gli anziani ed i malati affetti da patologie croniche, nonché i bambini. Come tutti i rettili anche la Vipera è un animale a sangue freddo ed è perciò attiva soltanto quando la temperatura al suolo raggiunge i 25-27 gradi. Per questo motivo durante la stagione fredda effettua una latenza invernale, nascondendosi in anfratti del terreno; in alta quota il letargo può protrarsi per oltre 7 mesi. Contrariamente alle credenze popolari la Vipera non è assolutamente aggressiva; se non viene molestata, non rappresenta un pericolo per l'uomo, perché, di fronte ad un fattore di disturbo, tende a scappare e a nascondersi.

Diffusione

L'areale della specie va dai Pirenei alla Germania. È il più comune viperide italiano. È presente su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna. La Vipera aspis vive in luoghi freschi ed assolati, prediligendo ambienti poveri di vegetazione, prati, pascoli e soprattutto pietraie.


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Stato: Slovenia